L'energia del corpo umano

L’essere umano trasforma il cibo in energia. Solo il 10% delle calorie che ingeriamo sotto forma di cibo può essere trasformata in energia meccanica, utilizzata per l’attività fisica; la maggior parte, invece, serve per mantenere costante la temperatura corporea (per questo quando fa freddo tendiamo a mangiare di più).

Una persona che svolge attività di ufficio ha un consumo di circa 2000 kilocalorie giornaliere, che scendono a 1800 per le donne, dove il metabolismo basale (le calorie usate per respirare, pompare il sangue, mantenere stabile la temperatura, ecc., in assenza di altre attività) è di circa 1600 kilocalorie giornaliere. Invece una gita in montagna con un dislivello di circa 700 metri, fa consumare circa 1300 kilocalorie per il solo sforzo di superare il dislivello di 700 metri, a cui va aggiunto il consumo basale. Anche solo dormendo consumiamo (una persona del peso di 70 kg che dormisse per 8 ore) circa 560 kilocalorie, pari a 0,65 kWh.

Ma quanta energia ci occorre per alimentare i nostri apparecchi?

Tenendo presente che un chilowattora corrisponde a 860,421 kilocalorie, ci vorrebbe l’energia prodotta da un ciclista per superare 500 metri di dislivello in un’ora per far funzionare un frigorifero per poco meno di due ore.

Usare il ferro da stiro per un’ora equivale a circa 3300 calorie, mentre con un televisore 32 pollici acceso per due ore al giorno va decisamente meglio, consumando 65 kWh all’anno (escluso lo stand by), per un totale di 55927 calorie.

In conclusione, ricordando che da sola Internet consuma il 7% dell’energia mondiale, appare davvero improbabile che esseri umani a riposo riescano a produrre energia in eccesso (tolta quindi quella basale) sufficiente per tenere in piedi le macchine ed i computer di Matrix.