Una volta si entrava in negozio e si chiedeva una lampadina in base ai watt desiderati, specificando giusto il
tipo di attacco, tra normale e piccolo. Oggi le cose sono molto cambiate, per fortuna, dato che questo ci
permette di risparmiare molto sulla bolletta, ma senz’altro abbiamo bisogno di considerare alcune informazioni
in più.
Tra le informazioni di base resta il tipo di attacco (passo normale, attacco E27, e passo piccolo, attacco
E14, ma alcuni faretti al led hanno attacchi completamente diversi), ma i watt non sono più l’indicatore
corretto per l’intensità della luce di una lampadina, dato che ora si riesce a illuminare di più consumando di
meno. Il parametro corretto è il lumen. Per ottenere una luce forte per illuminare un intero salone,
corrispondente a una vecchia lampadina ad incandescenza da 150 watt, occorrono 2.000 lumen; la
vecchia
lampadina da 100 watt corrisponde circa a 1600 lumen, mentre lampade tra i 500 e i 1.000 lumen,
più o meno
corrispondenti ai vecchi 60 watt, vanno bene per punti luce non principali. Sotto i 500 lumen
si possono
utilizzare per abat jour e lampade da scrivania.
La luce neutra è importante in quegli ambienti, come la cucina o lo specchio del bagno, dove ci serve vedere
i colori reali di ciò che ci circonda. La luce calda ci rilassa maggiormente ed è consigliata per gli
ambienti come la camera da letto e il salotto, mentre la luce fredda si adatta di più al bagno o a un
arredamento in stile moderno.
Con uno sguardo all’etichetta, ci accorgiamo che è stata introdotta una scala di efficienza energetica che
va da A++ (altamente efficiente) a E (poco efficiente) ed indica quanta parte di energia elettrica viene
effettivamente trasformata in luce, mentre per una stima dei consumi occorre consultare l’ultima riga in
basso, dov’è scritto quanti kilowatt ora verranno consumati ogni 1000 ore di utilizzo.
Un ultimo fattore a cui prestare attenzione è il tempo di accensione, a meno che non acquistiamo dei LED,
più efficienti e più costosi, che sono in funzione da subito con il massimo della luminosità. Il tempo di
accensione è indicato con la percentuale di luminosità raggiunta tra 10 e 100 secondi.
Quindi 50 è un indice molto basso perché dopo quasi due minuti la luce disponibile è ancora la metà di
quella totale. Di certo una
luce di questo tipo risulta insufficiente se installata in un punto di passaggio dove resta accesa solo per
un minuto o due.